Mario
Cini
DEDICATO
Lessenza della passione,
la passionalità della carne che si fa sangue, fino a raggiungere
le alte vette dello spirito: questa è la dichiarazione poetica
che Mario Cini non fa ma lascia intuire nella sua raccolta Dedicato.
La poesia di Cini è densamente intrisa del soggetto damore,
che è uno e molteplice nel moltiplicarsi del farsi corpo, sospiro,
anima.
Come lamante di Prèvert che illumina con un fiammifero
il volto della sua donna, guardando prima gli occhi, poi la bocca e
poi lovale perfetto del viso, allo stesso modo Cini descrive lamore
attraverso tappe successive, dando luce con levocatività
dei suoi versi, ad aspetti specifici del rapporto con lamata,
tessere di un mosaico che, lentamente, si uniscono per assumere un aspetto
definitivo e complesso.
Lamore è sempre qualcosa di complesso, in quanto raccoglie
e disperde, rende lamante naufrago di mappe pur essendo stella
polare, trasforma il ricordo in fremiti.
E i versi di Cini, così ricchi, così solari, evidenziano
prima di tutto una grande certezza, quella di aver trovato una direzione.
Nella lirica cortese, che è la lirica damore per eccellenza,
la Donna ricopriva un ruolo angelico di meta ultima e irraggiungibile,
di motore immobile, tendendo al quale luomo riusciva a sollevarsi
dalla materialità della carne per elevare il suo spirito.
La poetica di Cini parte indubitabilmente da queste memorie, ma quella
con la sua Laura è una favola a lieto fine: non ci sarà
una morte prematura a dividere lamante e lamato, ma un ricongiungimento
che è ricco di una gioia appagata e appagante.
Lamore diventa un Dasein, un Esserci, un essere presente, un percorso
che è necessario percorrere in due, e contemporaneamente, si
fa attitudine, atmosfera: è il profumo degli agrumi che inebria
le narici, è il bisbiglio che si insinua nellorecchio,
è il brivido che percorre la schiena.
Ma lamore riesce a travalicare perfino i confini del tempo, dilatando
un qui ed ora in una eterna riproposizione di un passato magico e di
un futuro carico di dolci aspettative.
Mario Cini racconta tutta la forza di un tale coinvolgimento emotivo
con leggerezza: i suoi versi si declinano leggiadri sulla pagina, lasciando
nel lettore un senso di freschezza, di una deliziosa favola che ha la
grazia di essere reale, che comprende una volontà di fede nellumanità
e in quella parte migliore delluomo che tanto spesso viene oscurata
da atti che di umano non hanno neppure il nome.
Per questo la sua poesia non scende mai nel volgare, per questo lerotismo
diventa cedevole come una carezza, perché, in fondo, è
linterpretazione che dà in senso a ciò che si osserva
e questi versi, così rarefatti, sono una piccola perla, un invito
di Cini nel giardino segreto della sua interiorità.
Collana "Gli Emersi"
pp.64 €12.00
ISBN 88-7680-050-6
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