Vincenzo Blanco

L'ultima volta che ho fatto l'amore ho pagato in lire


L’opera prima di Blanco mette in crisi, sconcerta il lettore, e per questo forse -al di là del bene e del male che vi si trovi- non passerà inosservata. Nella silloge infatti -considerate naturalmente le evidenti diversità concettuali ed ideologiche- si rinviene una certa tendenza “futurista”, per l’esplosività degli elementi linguistici ed una ficcante aggressività ‘antipassatista’ che ha come linea propulsiva l’attitudine a sorprendere con i coupe de theatre. Per tanto il Nostro per esempio ne “La leggenda del dito e del culo”, circa le sue origini, lascia che una fantomatica ostetrica di fronte alla stranezza del caso della sua nascita, prorompa in una perentoria e stucchevole battutaccia da osteria: “-che dito ar culo sto marmocchio!”...

dalla Prefazione di A.G.Graziano


Collana "Gli Emersi"
pp. 64 €12.00
ISBN 88-7680-081-6

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