Alessandro Assiri

IL GIARDINO DEI PENSIERI RECISI


Prefazione
di Paolo Ruffilli


Una scrittura che affonda, non solo per istintiva natura ma per scelta volontaristica, le sue radici e le sue ragioni nei processi mentali e razionali del soggetto cogitante, ponendosi come rassegna dinamica delle immagini privilegiate del moto e gioco intellettuale, è quella di Alessandro Assiri.
È una scrittura che nasce e si fonda, nello spazio dell’apparentemente consueto, a partire da quella spontanea vena speculativa dell’autore iscritta in una quotidianità che si serve di tutto e di tutti, che sa recuperare e spremere a suo vantaggio qualsiasi scienza, prassi, fantasia.
Nella misurata atmosfera di questa scrittura si disegna, a metà tra il consapevole e l’involontario, il ritratto dell’autore. Un ritratto tanto più incisivo e folgorante, in quanto condotto in forma obliqua e giocato tutto di sponda.
Emerge, dal filo in fuga di questi pensieri, una considerazione disincantata della vita e dei suoi mestieri, oggetti, luoghi, abitudini, convenzioni. Si ricompone una dispersa storia domestica, di relazioni e vicende sentimentali, di pratiche, mansioni e ruoli. Per riconoscersi e per negarsi, nel tubo opaco ma ricchissimo di sfumature (di allusioni e riferimenti, oltre l’apparente catalogo-accumulo di situazioni riflessive), in cui si insegue (o si inventa?) un’identità al rincorrersi delle immagini.



Collana "Gli Emersi"
pp. 64 €12.00
ISBN 88-7680-085-9

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