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Simone Porro Un uomo anziano e un bambino vivono sulle rive opposte di una strada: la Sera e il Mattino si confrontano prima che la Sterminatrice di Ombre, interpretata dalla Notte, travolga per sempre la loro esistenza sui bordi dei marciapiedi. Un Viaggiatore affronta la Natura e poi l'Arte che ha sembianze di una Tigre, infine incontra se stesso quando ancora non era un viaggiatore. Ancora: Memorie di un'esistenza dadaista, fiori distrutti da una guerra, considerazioni sul sovraccarico comunicazionale del presente, dinosauri venuti dal futuro… Situazioni introspettive, momenti iperrealisti, tracce horror, immagini fantasy, riflessioni sulle realtà sociali e sulla natura… Lettere alle Parole si offre come un'antologia di testi slegati, composti dall'autore in momenti diversi del suo tempo. In realtà, l'insieme eterogeneo di questi frammenti dà luogo a una storia compiuta. La forma segue lo stesso percorso del contenuto ed evade intenzionalmente dalla trappola del genere e dello stile: i tradizionali testi in versi e in prosa sostituiscono i calligrammi di ispirazione surrealista e le filastrocche sperimentali in una frenetica sequenza. Le lettere inviate alle parole definiscono gli episodi del racconto così come le diverse esperienze individuali definiscono la vita di ognuno. L'autore sceglie con determinazione l'annullamento del genere perché anche la Realtà non può essere rappresentata da un'unica categoria.
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