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Giulio Notturni Una raccolta volutamente pluritematica senza una coerente suddivisione per argomenti. Il tutto è ricercato per marcare il pensiero del poeta riguardo alla vita, un Caos senza alcun senso di valore universale. Ognuno conduce la propria vita seguendo i propri valori relativi e soggettivi, il lavoro, i soldi, l'amore, l'amicizia, tutti obiettivi personali e privi di portata universale. Il poeta ordina i temi alla rinfusa per puntualizzare la sua indecisione nei confronti della vita e per dare una sua lettura dell'esistenza umana e di tutte le sue sfumature. Non c'è un tema dominante, se non il concetto portante di tutta la raccolta: il Caos Universale che si evolve e scorre senza sosta e senza che l'uomo possa fare qualcosa per fermarlo; “Panta Rei” direbbe Eraclito, e il poeta risponde: “Il Sole muore e il mondo sotto, continua la sua autodistruzione”; Versi che perfettamente esprimono il pensiero del poeta e il senso stesso della raccolta. La “morte” del sole, la ciclicità della giornata esprimono l'evolversi del Caos, lo scorrere inesorabile della vita nonostante i continui tentativi umani di trovare un equilibrio e di controllare il corso degli eventi. Il poeta si ribella alla necessità umana di controllare la propria vita e di trovare un senso al tutto; si abbandona al Caos, si lascia scivolare tra l'imprevedibilità del tutto e il non-senso della vita, accetta la sua dannazione e con Titanico sforzo, la muta in “Volontà di Potenza”, sfruttando ogni istante per affermare il proprio essere. |
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