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Manuela Morelli Quando le siepi rudi sono siepi dell'anima, quando il mare è quello dell'alcova che culla i sogni dei bambini o quello degli abissi marini o quello ancora dei mari dei desideri dentro gli occhi spaventati delle creature, la carta che raccoglie queste emozioni è carta preziosa, pressata dal torchio inesorabile e impietoso dell'esistenza. È una carta odorosa dove il dolce profumo si fonde con l'amaro; una carta che ti porta tra gli alberi rosa dei mandorli in fiore, tra i cespugli del rosmarino selvatico, tra le acri e soavi fragranze della campagna dopo la vendemmia, tra quelle amaranto dell'autunno, fino all'odore perduto, intimo, eterno di un amore che non si vuole dimenticare. E adesso proviamo ad immergerci nel profondo di “ Abissi ” e subito ci appaiono creature d'oceano che penetrando le acque dense, melmose, ci vengono incontro... mentre più giù nei fondali segreti, ci stupiscono barlumi di luci silenziose e rumori di echi lontani... Ci stupiscono perché ci fanno scoprire tutto un mondo di suoni suggestivi, percepiti quasi solo intimamente, ovattati, delicati, scossi a volte da battiti, scoppi, crepitii, gridi rauchi, con l'adagio dei lievi respiri, sussurri, soffi... Il cuore che tamburella al ritmo dei piedi sull'asfalto, la melodia del vento sulla pelle e sull'erba umida, lo sgretolio di diamanti , i passi che tintinnano sul terreno, il grido rauco di un gabbiano, richiami di streghe, la nave che sussurra il suo navigare... Manuela Morelli vorrebbe tornare indietro nel tempo. E lo fa ancora attraverso gli odori. Ricorda il profumo infinitamente dolce del seno materno, perché ha nostalgia del ventre della madre, e, forse, vorrebbe ritornare nell'atto d'amore che l'ha generata. Milly Coda |
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