FLAVIO ALMERIGHI

Flavio Almerighi (Faenza 1959). Le sue prime liriche risalgono al 1976. Per sfuggire l'aridità degli studi e del proprio lavoro (prima contabile poi consulente d'impresa) si è sempre inventato interessi nuovi. La sua poesia è restata per vent'anni circa sottofondo di altri interessi ben più conclamati. Svolge infatti dal 1977 attività di attore filodrammatico e dal 1979 al 1996 è stato conduttore radiofonico e il giornalista dilettante. Memorabile una sua intervista del 1992 a Giulio Andreotti.
Compone negli anni 80 le parole di una rock song demenziale
dal titolo "Giancarlo" incisa e portata a un discreto successo dal gruppo dei Koppertoni. Collabora alla stesura di sceneggiature per cortometraggi e vi partecipa saltuariamente come attore.
Abbandonata l'attività radiofonica è dal 1996 che inizia a interrogarsi sul proprio talento di poeta. Vince in quell'anno il primo premio al concorso Sant'Andrea Apostolo dello Jonio con la lirica "Amelia Rosselli". Un suo breve racconto "Il ritratto di Ofelia" giunge tra i vincitori del premio "L'officina dello scrivere" indetto dalla Confartigianato. Nel 1999 esce il suo primo libro "Allegro Improvviso", Ibiskos editore, raccolta di quaranta poesie. Dopo una grave battuta d'arresto causata da un incidente stradale, esce nel 2002 "Vie di Fuga" , Giuseppe Aletti Editore, una nuova raccolta di poesie che ottiene un buon successo. Pubblica abitualmente poesie anche su siti internet.

OPERE


Vie di fuga - poesie 2002

Amori al tempo del Nasdaq - poesie 2003