«Realmente non so se i miei dipinti siano o meno surrealisti, ma so che sono la più franca espressione di me stessa, senza prendere mai in considerazione né giudizi né pregiudizi di nessuno».
(Frida Kahlo)
Dopo la pubblicazione di Lunghi silenzi pensanti (infine scritti), edita da Aletti Editore nel 2011, ecco Furti di percezioni, la nuova raccolta di poesie, o meglio di "PseudOESIE", come Alessandro Zaffagnini ama definirle. Sono pensieri immediati, semplici, schietti, spontanei, legati dalla necessità spesso appassionante di comunicare soprattutto a se stesso, senza guardare a giudizi e pregiudizi.
«Attraverso la necessaria ricerca di trasformare e collegare le parole, riesco a scoprire e rivivere un'emozione provata - spiega l'autore -. Posso affascinarmi nuovamente dinnanzi al seducente e continuo mutare delle stagioni, ritrovo il passato non come nostalgia del non ritorno ma come segno indelebile e incancellabile di esistenza concretamente vissuta, rincontro la presenza speciale ed insostituibile di colei che non potrebbe non esserci nella mia vita».
La silloge, pubblicata di proposito come un diario che incide due anni di silenzi pensanti, si presenta come dialogo astratto tra mente e cuore, nel continuo e vorticoso inseguimento di complessi trasporti; ricerca intuitiva e per niente congegnata che rispecchia la natura di Zaffagnini, spesso rintracciabile nei versi, volutamente sottratta da sempre a quell'allineamento globale.
Alessandro Zaffagnini, laureato in Architettura a Venezia, svolge da venticinque anni la professione con studio a Padova, occupandosi soprattutto di edilizia residenziale sia nel campo del restauro architettonico che della nuova progettazione.
Sue poesie sono state pubblicate in raccolte antologiche della Aletti Editore: nel IX volume Dedicato a... Poesie per ricordare, nell'antologia del 2° Concorso Internazionale di Poesia inedita Il Federiciano.
Nel 2011 pubblica il libro di poesie Lunghi silenzi pensanti (infine scritti).