La compresenza, in un contesto letterario, di opere poetiche e pittoriche può
certamente risultare gradevole al gusto, a condizione però che, pur nella diversità di
genere, non vi sia tra esse discrepanza o peggio ancora contraddizione.
A prima vista - per stare all'ambito nel quale si inserisce questo breve commento -
le poesie di Ausilia e i dipinti del Sancina potrebbero sembrare addirittura di segno
diametralmente opposto.
Tanto infatti i versi appaiono scaturigine di animo passionale e, se non proprio
ribelle, almeno teso a "gridare" sensazioni e sentimenti, quanto invece le tavole
pittoriche espressione cromatica di un quieto e quasi solenne moto interiore.
Se tuttavia li si raffronta, preferibilmente nell'atmosfera silenziosa di un
crepuscolo, si può ben cogliere una loro assimilabilità profonda e cagione persino di
piacevole meraviglia.
I due Artisti anelano infatti alla libertà, intesa non come scontato ed infecondo
"fare quel che si vuole", ma quale nobile sfogo di un "io" irripetibile, inserito però in
una realtà che, dal concreto, sfuma, senza strappi o forzature, nel metafisico.
Enrico Rigamonti
Ausilia Minasi, nasce a Cesarò (ME). Dall'età di tre anni vive in Brianza.
Ha fondato una piccola compagnia teatrale amatoriale, "ORIGANO SELVATICO",
con la quale mette in scena ciò che scrive calcando il palcoscenico di piccoli teatri e
biblioteche. EDITI con ALETTI nel 2011: "ARTE, POESIA E PROFUMO DI ZAGARA" e "RACCOGLIMI UN FIORE".
Dipinti: Giuseppe Brambilla Sancina
Fotografia: Caterina Grasselli
SPONSOR: "La Stala Del Ré" di Beloli Lionella
www.lastaladelre.it
www.origanoselvatico.weebly.com
ausilia.minasi@yahoo.it