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Copertina del libro Grazia Greco – Il giardino dei sogni, Aletti Editore immagine di copertina

Grazia Greco


Il giardino dei sogni

La prima parte del volume, I Ricordi, si apre con la premessa “Il Borgo”, che anticipa la rielaborazione poetica di ricordi; non è pertanto la ricostruzione storica di persone, luoghi e avvenimenti, realmente esistiti.
Insieme alle undici liriche che introduce, vuol essere un tributo ai volti, i colori, i profumi della campagna conosciuti e amati nell’infanzia.
Le altre sei composizioni, che concludono la prima parte dell’opera, si riferiscono a momenti della vita dell’autrice: “A mio padre”, il mondo degli affetti perduti; “In viaggio”, sul treno dal paese d’origine, lungo l’Italia; “Il ritorno” ai luoghi nativi, in cui l’autrice spera di trovare gli aspetti autentici e genuini che ha lasciato; “La strada della scuola”, ha segnato la speranza e l’attesa della vita e mai dimenticata; “La finestra in soffitta”, una finestra che attraverso la vista del mare si apre sul futuro; “Le sciarpe rosse”, il pensiero a un amico, rivede il passaggio dalla adolescenza alla maturità, in un momento di tensione e di cambiamento della società.
La seconda parte, Le Emozioni, raccoglie attimi che attraversano la vita di tutti i giorni.
Momenti di luce e di buio, sensazioni lasciate su un foglio perché il tempo non le cancelli.

(dalla Premessa)

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Partire dai ricordi per arrivare alle emozioni. Il libro di Grazia Greco si presenta così, strutturato in due parti: nella prima si rammentano i ricordi d’infanzia, di un mondo lontano - non solo per la distanza temporale, ma soprattutto delle tradizioni, del vivere - ma descritto nitidamente grazie al potere delle parole, in grado di rinvigorire la memoria e di custodirla. Ci viene presentata una realtà di cui si sono perse le tracce nel tempo presente: quel vivere in “comunità”, in stretto legame, del mondo contadino, e la semplicità del ciclo di vita di un tempo, quando dall’infanzia alla vecchiaia l’esistenza coincideva con il territorio da dove prendeva inizio, e lì finiva. Grazia Greco nella rievocazione dei ricordi, per descrivere quell’ambiente che l’ha vista crescere, ricorre anche alla prosa, che permette di calarci nell’atmosfera semplice e carica dei sentimenti genuini di quegli anni, che può essere “sentita” anche da persone con un’esperienza di vita diversa, in quanto ciò che emerge, in sintesi, e che fa di questa testimonianza un valore anche per gli altri, è l'importanza delle proprie radici. «Un paese vuol dire non essere soli, - scriveva Cesare Pavese - sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti». Nella seconda parte, l’autrice si allontana dal mitico passato e parla di momenti più vicini al presente, avvalendosi esclusivamente del linguaggio poetico: sentimenti e sensazioni sono appuntati con slancio emotivo, per far sì, anche questa volta, che la scrittura possa fermarli sulla pagina e divulgarli agli altri, che potranno condividerli e rapportarli al proprio vissuto.

(Caterina Aletti)

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Grazia Greco nasce a Rossano, importante centro Calabrese dell’alto Ionio. Agli inizi degli anni settanta si trasferisce nella città di Firenze per seguire gli studi Universitari e consegue la laurea in Scienze Biologiche. Madre di tre figli, si dedica all’insegnamento negli istituti superiori. Attratta da sempre dalla poesia, dagli autori dell’Ottocento, prediligendo nel periodo giovanile soprattutto Giacomo Leopardi, in seguito si avvicina alla lettura dei grandi autori del Novecento. Pur stabilendo un legame stretto con la città di Firenze, il paese d’origine tanto amato e i costumi e gli usi della sua terra, resteranno alla base della ispirazione poetica. Un viaggio mai interrotto lungo l’Italia e attraverso la memoria.
A Firenze partecipa alla lettura di suoi testi, presso l’associazione culturale “Sguardo e Sogno”.


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Il libro è disponibile anche in versione e-book a €8,00


Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.64 €12,00

ISBN
978-88-591-0070-6