Fabio De Marco (Roma, 1981), diplomato come geometra, ha lavorato come litografo.
Amante degli acquari, collezionista di Bonsai, ha anche dipinto quadri in acrilico.
Si è avvicinato alla poesia all’età di 16 anni, e suoi componimenti sono stati pubblicati in antologie di autori vari, edite dalla Aletti. Ha esordito, nel 2007, con la raccolta Spiragli di luce.

In questa seconda opera poetica di De Marco, Colorista di vita, la figura del poeta è accostata a quella di un pittore, ad un “colorista di vita” appunto; che, addentrandosi nei vari temi della vita umana, racconta mediante immagini e sfumature, anche oniriche, le varie cromie della realtà quotidiana, attraverso l’ausilio di immagini o di sensazioni di una vita, sempre in costante movimento e evoluzione, che è “colorata” mentre scorre.
La poesia è uno scavo interiore, un ponte che collega l’io con la parte più intima di sé.

«Ritengo che la scrittura sia la semplice affermazione del pensiero umano mentre la poesia non è altro che la rielaborazione, quanto più perfetta, di quel pensiero mostrando dettagliatamente la parte più recondita dell’anima e tirando fuori ciò che, la nostra parte interiore e persino l’inconscio, vogliono o vorrebbero esprimere».

(Fabio De Marco)

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