La poesia è l’espressione più intima del cuore ed ha un collegamento misterioso e preferenziale con la nostra dimensione spirituale; così ogni verso nasce quasi da una contrazione dolorosissima del cuore e va dritto a colpire proprio lì, al centro dell’anima.
È un percorso vivifico, quasi una catarsi, che rigenera chi come me avanza a fatica nel mondo e non possiede la chiave di volta per appropriarsi a pieno titolo del diritto alla vita.
Riuscire ad esprimere su un pezzo di carta in un momento di solitario abbandono il disagio, l’inadeguatezza alle sfide, l’emozione, il rimpianto, la preghiera, il ricordo, la ribellione; riuscire a compiere questo atto liberatorio delle più profonde, disperate e umanissime istanze, mettendo a nudo la propria essenza, diventa l’aggancio per respirare alto, almeno per un attimo.
Così colui che si appresta a leggere una qualunque poesia entra senza accorgersene in un privatissimo universo e ne segue in punta di piedi il tortuoso percorso, fino a coglierne solo un minuscolo, intimo, misterioso frammento. E a colui che si appresta a leggere una qualunque poesia vorrei suggerire di farlo sempre in silenzio, perché solo così riuscirà ad ascoltare tra le righe il fragilissimo respiro di un cuore.

Milena de Magistris von Rex

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