Ex insegnante di Psicologia nella scuola media, Vittoria Cioli ha letto per puro diletto poeti di epoca e nazionalità diverse; tuttavia, per assecondare la propria ispirazione, si è volutamente estraniata ed ha scelto, per esprimersi, parole semplici e spontanee, vocabolario di oggetti concreti, che illuminano i singoli momenti della quotidianità. Una vicenda conchiusa in se stessa? Eppure c'è l'accendersi di "un attimo di grazia" nelle sue parole, da enuclearsi dal contesto della banalità.
Amante del bello in tutte le sue forme e manifestazioni, vive in Toscana e ne porta negli occhi e nella mente i paesaggi, i colori, i modi di essere e parlare, gli atteggiamenti e l'ironia. Scrivendo vuol trasmettere, in realtà, solo quello che più le piace, senza inseguire le tendenze.
Vuol confrontarsi con gli altri sui sentimenti che sono comuni. Si augura, come altri molto illuminati han detto, "che il suo mondo interiore rispecchi quello esteriore e viceversa" in connubio creativo, tranquillo ma non troppo; infatti i conflitti sono solo sottesi.