Venezia 1720. A un bambino viene commissionato il furto
di una croce, gesto che si trasforma in un sacrilegio.
Per nascondere il delitto, la reliquia viene trasformata in
uno specchio e in esso si rifletteranno i diversi destini dei
personaggi che verranno condotti verso un unico luogo,
dove l'amore li trasforma, dove l'amore non li abbandona. È
la storia di un viaggio che terminerà dove è incominciato, tra
mistero e realtà, in cui la sorte ignota accompagna le vite dei
vari protagonisti - semplici marinai o importanti avvocati,
ricche fanciulle o madri coraggiose - lasciando a loro il
tempo di guardarsi nello specchio, rischiarati dalla luce
della luna, per poter scoprire la fragilità e la forza dell'animo
umano, la pietà e la dignità del loro esistere.
Lo specchio catturerà l'immagine e i passi del loro cammino,
anche se per i protagonisti non è sempre facile leggere il
riflesso di quello che si portano dentro. Spesso ciò che
accade nella vita sembra senza alcuna spiegazione; solo la
perseveranza nella ricerca dell'amore che guida l'Universo,
della forza che tutto può cambiare, può indicare il destino di
ognuno di noi.
Maria Luisa Bollani, nata nel 1959 a Lecco, abita a Calolziocorte con il marito, due figli e i suoi amatissimi animali. Laureata in Biologia, insegna Scienze Matematiche, ama scrivere, dipingere, restaurare piccole antichità, creare oggetti con le proprie mani e approfondire le sue conoscenze nei diversi campi scientifici. Scrivere, per lei, è come vivere nuove vite. «Ogni storia è come un tesoro nascosto nel profondo del nostro cuore - afferma -. Solo trovandolo, potremo scoprire la vera essenza dell'anima».