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Giovanni Bacchi Reggiani
Piccoli pensieri confusi
In genere chi scrive poesie lo fa sé. Per nessun altri che per sé.
Arriva, però, il momento che quelle «idee mancate per paura», quell’«ora d’apnea generata dall’assenza, terribilissima lontananza» e quelle riflessioni che «sfuggono nei ricordi e si confondono con la fantasia nel mare, nella pioggia fastidiosa di ottobre» le si voglia condividere con il mondo.
Si oltrepassa, allora, la soglia del silenzio e si racconta - senza orpelli e «assassine convinzioni» - cosa si è immaginato, cosa si è sognato «in quel pomeriggio grigio dell’anima sopita e vuota» e cosa si è temuto e paventato.
I piccoli pensieri confusi di Giovanni Bacchi Reggiani scavano in questa direzione. Non danno risposte, non offrono immediato rinfranco affinché «lacrime di mercurio» o il dolore per «Giulio che muore» scivolino più in fretta.
No. I pensieri di Bacchi Reggiani, che non sono piccoli né confusi, restano immobili, quasi sospesi, e agganciano dubbi e si trascinano giù «nelle crepe del vivere scalcinato e pericolante».
Poi, come si rasserena l’autore, arriverà sempre quel «giorno di sole, estivo e spensierato».
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Giovanni Bacchi Reggiani è nato nel 1974 a Bologna, dove vive. All’attività commerciale, conseguente la laurea in Economia e Commercio, alterna pensieri poetici maturi e decisi, contrariamente a quanto affermi lui stesso nel titolo di questa sua prima raccolta di versi.
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Collana Gli Emersi - Poesia
pp.68 €12,00
ISBN
978-88-591-0388-2
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