Nel titolo c'è già la premessa: "D'Amore", perché è l'amore con tutte le sue possibilità, il filo conduttore con cui l'autore affronta la vita. Con gli occhi dell'amore descrive il fluire circolare del suo tempo e si pone domande sull'esistenza, sui sentimenti, sulla stupidità del mondo, sull'irrazionalità della storia. Ma l'amore non basta per significare la vita e "D'Altro" scrive il poeta in un flusso di ricordi, confessioni e immagini di gioioso dolore: E al ritmo di un tango traditore/in mia memoria ballerà il corteo/finché gli reggerà il fiato e la voglia:/della mia vita ne ho fatto un funerale;/della mia morte, voi, fatene una festa!