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Maria Chiara Arzente
Finestre mute
«In questa sua opera prima, Maria Chiara Arzente si presenta agli amanti dell’arte di Calliope con 36 composizioni che nel loro complesso costituiscono una sorta di excursus della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue ansie e delle sue speranze. Ma soprattutto una ricerca d’amore.
Sì, perché l’amore è per lei fondamento di vita, una componente dell'esistenza cui non è possibile rinunciare.»
Paolo Vestri
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È nata a Cuneo, Maria Chiara Arzente, e in quella bella città piemontese
ha studiato fino al conseguimento della maturità classica.
La sua formazione interiore, però, è avvenuta quando ha iniziato a
respirare l’aria di Toscana, quando cioè si trasferì a Pisa per frequentare
la facoltà di Giurisprudenza. E dove ha poi aperto e chiuso una
parentesi matrimoniale dalla quale sono nati tre figli. Un’esperienza
di vita che l’ha poi portata ad incamminarsi sul sentiero della poesia.
In questa sua opera prima, Maria Chiara Arzente si presenta agli
amanti dell’arte di Calliope con 36 composizioni che nel loro complesso
costituiscono una sorta di excursus della sua vita, dei suoi
sentimenti, delle sue ansie e delle sue speranze. Ma soprattutto una
ricerca d’amore.
Sì, perché l’amore è per lei fondamento di vita, una componente
dell’esistenza cui non è possibile rinunciare. Ecco allora comparire
nei suoi versi, con sempre maggior insistenza e passione, una figura
maschile della quale, peraltro, mai fa il nome. Per cui il lettore potrebbe
anche chiedersi se quest’uomo sul quale Maria Chiara riversa
sentimenti e passione è reale o solo frutto della sua fervida immaginazione.
Un dubbio che dura un attimo soltanto, perché in lui nasce
spontaneo un sentimento d’invidia, ma soprattutto di corrosiva gelosia,
nei confronti di chi, uomo in carne e ossa o etereo parto di
un sogno, è il destinatario di quei versi struggenti.
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Collana Gli Emersi
pp.84 €12,00
ISBN
978-88-591-0325-7
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