Le strade di ciascuno di noi sono cosparse di segni impercettibili che l'occhio che ama sa però riconoscere, anche se annebbiato dalle abitudini e dal peso delle fatiche. Poi ci sono la speranza ed il sogno, che nascono dal profondo e comprendono e sopportano tutto. Il Maresciallo Lepore prossimo alla pensione, e dopo aver indagato e risolto complicati casi di omicidi, si ritrova a doverne esaminare uno che coinvolge in profondità i suoi reali sentimenti, rimasti sepolti nell'angolo più remoto dell'anima. Sarà la vita stessa che, inaspettatamente, lo porterà a metterli a nudo riconoscendo, come stile di vita, l'attenzione, la comprensione e il perdono per poter avere un dialogo costruttivo e un punto d'incontro, e non di divisione. Qualcosa che aiuta a riconoscere e superare steccati, contrasti e priorità, proprio grazie all'ascolto che non scivola via come un refolo di vento, ma getta il seme per far germinare la capacità di trasformarsi. Ogni fine anno, si fanno inevitabilmente dei bilanci e sicuramente non pochi si dovranno rammaricare di aver dato troppo tempo alle cose materiali che passano, di essersi lasciati prendere da ciò che appare urgente, dimenticando ciò che è veramente necessario. Perché la vita va vissuta, ma l'importante è essere positivi ed avere sempre un desiderio, un obiettivo, un sogno e una speranza. E trovare il coraggio, come il nostro Maresciallo, di fare quel salto senza garanzie, è vero, ma che deve essere fatto se ci si vuole sentire davvero vivi e dimenticare i passati, lunghi silenzi senza vita.
Mietta Brugnoli, nata a Roma nel 1940, negli anni Sessanta lavora come traduttrice presso uno studio di ingegneria elettronica, poi come interprete presso una grande industria metalmeccanica tedesca. Dopo un lungo periodo di lavoro autonomo, trascorre gli anni dedicandosi alla famiglia e al volontariato come donatrice di voce dal 1985 del CILP – Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre. Dal 1990 scrive per la testata della provincia di Siena “Toscana Oggi”. Nel 2008 pubblica “L'Attesa”, nel 2011 “Schegge di memoria”, nel 2014 “Come seme di pomodoro”, nel 2016 “Un imprevedibile risveglio”, nel 2018 “Per un'ora soltanto” (Premio Priamar Lyons Savona – Finalista Premio Castel Govone Finale Ligure – Finalista Premio Città di Recco) e nel 2022 “Mai come sembra” (Menzione speciale della critica – Concorso Int.le Città di Massa). I suoi romanzi toccano temi dal sociale al politico, dal morale al religioso, adatti per un pubblico eterogeneo, ma tesi maggiormente al coinvolgimento emotivo e relazionale dei giovani. La speranza, l'amicizia e l'amore per la vita sono i fili conduttori che guidano la trama delle opere.