"Ci si avvicina ad un libro di poesie spesso spinti dall’urgenza di abbracciare nuove emozioni, similitudini, a volte conforto; cercando consolazione negli scritti di altre esistenze per mitigare le ferite dei nostri vissuti, soddisfacendo il bisogno di comprensione attraverso le esperienze degli altri, spesso a compensazione di una quotidianità più arida, dove si fa fatica ad indagare appieno sé stessi."
Tratto dalla prefazione di Caterina Aletti
Sono Giovanna Belfiore, nata a Cosenza, residente da lunghi anni a Roma, città dove ho formato la mia famiglia, in una Roma tranquilla, accogliente, pacata. Ora non lo è più, è una “Roma sparita”, soffocata da vari problemi. Ho sempre avuto nel mio cuore il ricordo della mia terra, ancora di più nella mia età adulta ho nostalgia della mia città natia, e il rammarico per una terra fertile mai aiutata, abbandonata.
Come ho scritto sono in un'età adulta, ho una nuova compagna, non mi strilla, non mi rimprovera, non mi critica ma se vuole ferisce più di una spada, è la mia piccola “Penna”.
Amica, compagna del silenzio, della solitudine, delle sofferenze, riesce a placare, colmare l'animo nelle emozioni, nel piacere, nei ricordi.