Alkahest è un'ampia metafora sul destino della parola poetica che qui si esprime attraverso un linguaggio alchemico. Si suddivide in quattro capitoli che corrispondono a quattro momenti distinti di vita (centrale è l'evento della morte del marito) e, quindi, di rivalutazione del significato della parola poetica stessa. In tutta la produzione di Stefania Cavazzon (quattordici libri editi e circa altrettanti inediti), è comunque ben rintracciabile un po' ovunque la propensione a un processo iniziatico in cui si specchia via via quello artistico, ma in questa raccolta l'identificarsi dei due è dichiarata. È un libro suggestivo, doloroso ed enigmatico, che invita alla rilettura.