Nel 2021 cadono 700 anni dalla morte di Dante. Molte le iniziative per ricordarlo, poche purtroppo temo, visibili o vivibili, a causa della pandemia. Che fare? Questo lavoro è apparso un modo per sentirlo ancora simpaticamente vivo e vicino: adottare gli endecasillabi della sua Commedia per esprimere, brevemente ed il più efficacemente possibile, situazioni, gesti, sentimenti, azioni del nostro vivere quotidiano, a sette secoli di distanza. È la Commedia che, per noi che l'amiamo, da divina si fa terrestre, si fa breviario, vademecum, strumento delle nostre ordinarie relazioni umane e della nostra comunicazione. Schiavi e stanchi di un ripetuto scimmiottare anglofono da “uozzapp”, delle contorsioni del linguaggio politico, di tecnicismi informatici, di oscurità scientifiche da Covid, ci sovviene il ritmo incalzante di versi illuminanti, e a volte fulminanti, in un attualissimo italiano immediato, sciolto, musicale.