“L'uomo con la bottiglia in testa” narra una serie di avvenimenti che coinvolgono un giovane artista con la passione del Tiro con l'arco. La storia si svolge principalmente all'interno di due città immerse nella laguna veneziana. Le vicende che riguardano il protagonista, riguardano la sua infanzia, il suo presente, con i suoi rapporti familiari e le amicizie, il suo futuro, e sono ricche di vita vissuta, emozioni e introspezioni. Il suo animo tormentato tuttavia possiede una grande protezione, uno “scudo” del quale gli era stato fatto dono da bambino ma che crescendo e smettendo di credere a certe fantasie, aveva messo da parte. Ma quando i fatti della vita mettono a dura prova la sua esistenza, la sua capacità di osservare il mondo attorno a lui e di riflettere, di interrogarsi su ogni cosa che accade, la sua filantropia che riemerge dal profondo della sua anima, diventano per lui un forte sostegno che lo soccorrono in una situazione che avrebbe lasciato sgomenti chiunque. Il pessimismo ed il sarcasmo, il distacco emotivo e la sua grande forza d'animo, sono come frecce all'interno della sua faretra che gli permettono di difendersi nell'affrontare tutto, i viaggi, gli incontri con nuove persone, la perdita di alcuni cari, la ricerca di una spiegazione, nel tentativo di cambiare una situazione che sta evolvendo drammaticamente. Tutti questi elementi lo condurranno a quelle risposte che disperatamente cerca, ma che scopre di aver sempre avuto dentro di sé. Un romanzo complesso, che sul finale lascia al lettore un grande interrogativo sul quale riflettere.