I racconti contenuti in Molecole di luce e di tenebre, emergono dalla penna dell'autrice come sogni e visioni nate “dietro una finestra illuminata da una candela” e si collocano in un tempo che, richiamando S. Agostino, esiste solo in quanto dimensione dell'anima. Non sono tanto gli avvenimenti nel loro concreto ed immanente accadere in un determinato tempo e luogo a significare, ma l'affezione che essi lasciano nel vissuto e nell'anima del lettore, proiettando le emozioni in un altrove collocabile solo nel cuore. I racconti sono accomunati proprio dall'intento di evocare risonanze profonde anche grazie all'utilizzo delle metafore, che trovano il loro respiro nell'ambiguità seduttiva che connette il detto all'inteso. Ciò che conta è la finestra da cui si guarda, ove ciascuno di noi può ricondurre il proprio vissuto, senza mai cedere alle lusinghe della disperazione perché una candela accesa sul davanzale c'è sempre. Lidia Marsili nasce in Abruzzo, l'8 luglio del 1956 a Tortoreto (TE), un piccolo paese della costa adriatica. Nel novembre del 1975 si trasferisce a Bologna, dove attualmente risiede. Per trentotto anni ha svolto la sua attività professionale, come dirigente nell'ambito della gestione delle risorse umane, presso l'Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi. Nel gennaio del 2015 risolve il suo rapporto di lavoro per non idoneità allo stesso, avendo contratto la malattia di Parkinson nel corso dell'anno 2012. Da allora, la malattia, che ha rallentato i ritmi della sua vita, le ha permesso di avvicinarsi meglio alla sua anima e di dedicare un tempo maggiore alla vocazione letteraria, cimentandosi nella scrittura. Molecole di luci e tenebre è il suo primo libro di racconti.