Decidere d’oltrepassare le porte dell’interiorità, è una scelta per nulla facile. È un percorso che esige, passo dopo passo, sincerità nel cercare, scavare, e discernere la vera natura dell’Io dalla maschera indossata.
Pensieri di Vetro è un colloquio, in versi, tra la ragione e i sogni, è la crescita e la ribellione dell’essere che non vuole cedere alla disillusione. I versi sono un confronto schietto, spesso sofferto e impari, tra chi si è interiormente e la necessità di essere razionale esteriormente.
Pensieri di vetro è la crescita personale, complicata, attraverso il passare degli anni e soltanto in rarissimi istanti diventa sguardo al futuro, perché la vera vita è vivere in un eterno presente, fatto di giorni normali e attimi irripetibili, dove le distanze si annullano e si dilatano come un elastico. Tra parole dette e non, l’Amore ne è il protagonista, in ogni sua forma ed estensione, nella maggior parte degli scritti si ha la sublimazione di questo sentimento, Unico, ed è un innamorarsi dell’amore stesso. In queste pagine spesso emerge malinconia che accompagna anche i versi più dolci. Affiora altresì l’assenza, mai concepita come distanza materiale, fisica, ma bensì è una lontananza mentale che può nascere anche tra individui affini ma diversi. Il verso, allora, si trasforma in caduta libera e consenziente in un abisso che si nutre d’amore ma che non si sente mai sazio, e la lenta risalita che la realtà impone, diviene buio che si accende nel cuore e divampa nella mente sensibile e fragile di una donna comune. Tra realtà e immaginario tutto pare fermarsi, e la poesia si veste d’amara inquietudine.
Cristina Desogus è nata a Torino il 9 Luglio 1972. Passa il periodo della prima infanzia nel paese natale, per poi trasferirsi definitivamente in Sardegna. Da ragazza porta a termine gli studi scientifici e socio-psico-pedagogici. Coltiva da sempre tante passioni, tra cui la fotografia, la letteratura, la musica, l’arte in tutte le sue espressioni e ama smisuratamente gli animali senza distinzione di razza.
In breve..
sono tutto ciò che scrivo, ciò che leggo, ciò che silenziosamente osservo: un respiro disperso, consapevole d’essere il nulla partecipe del tutto.
Amo la pioggia sottile, pungente,
quella che con disperazione sciacqua
il lutto delle ore e dai cupi umori.
Amo la pioggia che sbottona l’alba
dal ghiaccio impietoso sulle rose
e amo ancor di più quella che di notte
nasconde gli occhi alle false stelle.