L'opera si caratterizza per un continuo monologo interiore dell'autore con una riflessione quasi ossessiva alla ricerca del senso della vita in riferimento soprattutto alla percezione di se stesso nella contingenza della propria esistenza: in questo contesto la sua attività professionale come magistrato assume una connotazione peculiare: l'uomo-giudice, pur assolvendo scrupolosamente i propri impegni istituzionali, trova continui margini di riflessione interrogandosi e riflettendo sul mistero incomprensibile di una realtà oltre l'apparenza. Del cammino cronologico dell'uomo verso il buio del non essere e l'incoscienza definitiva del tutto. Ma sarà proprio così? Si interroga quasi con angoscia l'autore. L'esperienza professionale di magistrato, impegnato in diversi ruoli e a contatto con contesti socio-ambientali radicalmente diversi, non incide sulla speculazione interiore alla ricerca, ancorché vana, di plausibili verità oltre l'apparenza, il tangibile. L'incontro con l'amico presidente, l'ungi dall'essere una...fuga dalla propria interiorità, è un confronto di valori spirituali profondamente radicati e che inevitabilmente collidono con una società convenzionale, fatta di amorfe abitudini collettive e di pseudo valori alla ricerca dell'utilità materiale.
La fede del presidente offre lo spunto all'autore agnostico per un possibile rifugio nella concezione di una realtà trascendente che non può non essere la causa del tutto e dunque anche del proprio "io" contrapposto al non essere; ne discende la speranza avallata dalla certezza del presidente sull'esistenza della causa di tutto, del dio della fede cristiana.
Donato Danza, dopo la laurea in giurisprudenza e l’esercizio per alcuni anni della professione forense, è stato magistrato con una prestigiosa carriera culminata nelle funzioni di Consigliere presso la Corte Suprema di cassazione in Roma: collocato in pensione, gli è stato conferito il prestigioso titolo di Presidente aggiunto della stessa Suprema Corte.
Ha pubblicato, a parte i suoi lavori scientifici relativi all’attività giudiziaria (articoli e note a sentenze sulle principali riviste giuridiche), le raccolte poetiche: Ritagli di ricordi, Prima che giunga la sera, Atomi di tempo, Parole alate, Sogni in versi, Inni alla vita, La terra del poeta, e di recente Non solo parole. Alla sua opera di narrativa Mio padre Pasquale (Venilia Editrice) è stato conferito il primo premio nel prestigioso concorso letterario ‘‘Villa Morosini’’. Anche la sua poesia Con mia madre è stata prima classificata nel ‘‘Premio Internazionale di Poesia’’ VILLA BERNOCCHI in Premeno. Diverse sue liriche sono segnalate in Riviste letterarie ed in enciclopedie di poeti contemporanei tra cui l’enciclopedia dei Poeti Italiani Emergenti, Aletti Editore per la quale, nel 2012, ha pubblicato il romanzo II laureato e la raccolta poetica Sensi di Poesie che ha ottenuto un conferimento al V Premio Internazionale di Poesia ‘‘Poseidonia-Paestum’’; e nel 2014 ha pubblicato la silloge di poesia “Canti d’Amore”.