In questa raccolta di email, l’autrice si pone come una novella Emily Dickinson del secondo millennio, nell’osservazione solitaria del mondo intorno a lei, mentre vede trascorrere giorni e stagioni.
Il destinatario delle lettere è, quasi sempre, il direttore di una testata giornalistica che, talvolta ha risposto, più spesso ha taciuto.
I protagonisti sono amici, alunni, colleghi che han condiviso consigli, riflessioni, pensieri e poesie dal 2013 ad oggi.
“Questa è la mia lettera al mondo, che a me non scrisse mai”, affermava la poetessa americana nel diciannovesimo secolo. È con questo spirito che la docente, autrice di questo volumetto, ha voluto aprirsi agli altri, attraverso internet ed i social media, parlando non solo dei fatti di attualità, ma anche di poesia, perché alcuni versi sono e resteranno immortali.