Nei versi della poetessa Varriale si intravede la volontà di essere al di là di tutto, di esprimere le proprie emozioni, i propri mancamenti, quella che chiamiamo in senso lato: vita.
Tutta la raccolta è caratterizzata da un istinto all’abbandono, da un voler abbracciare ogni cosa, il paesaggio, il passare del tempo fino al senso di disillusione, per i desideri inconfessati non soddisfatti, fino alla mancanza di realizzazione rispetto alle aspettative iniziali, anche se nelle poesie finali risuona nei versi ancora il desiderio, ancora la volontà di non soccombere, di aprirsi, di essere filtro di istanti che si sommano, e volgono inevitabilmente verso l’altrove, che vita non è, che è trapasso, ma anche consolazione rispetto al bramare, all’andare vorticoso degli attimi.