Se Dio non avesse un cuore colmo d’Amore, non sarebbe Poeta, cioè Creatore dell’Universo. La Creazione è la Poesia di Dio, il Suo capolavoro, al centro del quale ha voluto collocare l’Uomo, la creatura fatta a Sua immagine e somiglianza, che partendo da Adamo continua a farlo… disperare! Ogni momento la Sua voce: “Adamo, dove sei?”, chiama ciascuno di noi, e noi, nascosti, non Gli rispondiamo!
Gesù, la Sua Ultima Parola per l’Uomo, è morto per noi, ma noi perseveriamo nel nostro cammino, quasi come in una transumanza umana.
Lottare con sincero amore contro questa diffusa indifferenza ai profondi valori della nostra Cultura e della nostra Vita è il Leitmotiv che ispira tutta la mia poesia, sia nella prima raccolta “E la vita dura, s’infutura…”, edita nel 2012, sia nella presente raccolta “Dalle Terre di Ofir”. La mia voce vuol essere non un insegnamento, bensì un monito, per chi vorrà capire, a ritrovare se stesso e tenere vivo il legame che Gesù, morendo in croce, ha riconsacrato e ripristinato tra l’Uomo nuovo e il Dio di sempre.
E l’amore, profuso nei miei scritti dal 1955 ad oggi sia nelle liriche a sfondo familiare, che a sfondo civile, storico, politico e religioso, ha forgiato la speranza, cresciuta via via con gli anni, a credere in un futuro migliore. E a un ripensamento dell’Uomo, perché figlio di Dio.
Dio ha dato la procura all’Uomo di continuare la Sua creazione, dando a ciascuno un carisma assoluto, unico, di cui a tempo debito renderà conto.