In questa esclusiva raccolta di carmi, Bruno Gasparini, alias Gaspy, ci invita ad addentrarci nella selva del più poliedrico e misterioso dei sentimenti: l’amore, sia esso finemente platonico o colorato di delicato erotismo. A questo sentimento dà un nome, lo chiama “agàpe”, (ἀγάπη), parola greca dolce nel suono e nel significato.
Gli autori classici, con i quali l’autore condivide il rigore metrico, introducevano, con il termine “agàpe”, una nuova e impensata concezione dell’amore: un amore che non si nutre della mancanza dell’altro (eros) e che nemmeno semplicemente si rallegra della presenza dell’altro (philia), ma un amore, appena concepibile dalla ragione umana. Un amore per gli altri totalmente disinteressato, gratuito, perfino ingiustificato, perché continua ad agire – ed è il meno che si possa dire – al di fuori d’ogni reciprocità.
(Tratto dalla prefazione della Dott.ssa Consuelo-Ager)