…La Giustizia è solo e semplicemente un gioco d’azzardo … un terno al lotto! Nel gioco d’azzardo vince solo chi può rischiare. La Giustizia è come il poker, rilancia chi può perdere, non necessariamente chi ha buone carte, vince chi bluffa ...
Questo romanzo che si dipana seguendo due filoni narrativi che si intrecciano, la vita della protagonista e l’evolversi di una causa civile, racconta con ironia, sarcasmo e struggente malinconia come una vicenda dalla sconcertante banalità possa trasformarsi in un incubo.
Come la dignità di cittadino possa essere calpestata, come delle vite possano essere stravolte quando, ricorrendo alla Giustizia per avere ragione di torti subiti, la “giustizia” viene negata da uomini a cui mancano quelle virtù fondamentali che dovrebbe avere chi esercita una funzione così delicata: la consapevolezza e la “pietas”.
Sullo sfondo un Paese malato che ha perso il senso della convivenza civile e dove la gestione “mafiosa” del potere permea la società anche negli aspetti più quotidiani.
Un Paese in cui l’egoismo e la rassegnazione hanno rubato prepotentemente il posto alla solidarietà e all’impegno civile.