È un’arcana leggenda a suggerire la luce quale elemento che incarna la verità degli uomini; quella verità tanto agognata dalle menti coscienti delle illusioni indotte dal tempo e dall’indifferenza della memoria.
La notte è lo spazio dell’ombra dove briganti si affaccendano ai loro intrighi, dove i licantropi hanno la meglio sugli uomini, ma anche dove i puri di cuore trovano il respiro per riflettere e respirare prima che l’alba della realtà come ogni giorno violenti etica e amore.
Questi testi sono l’immagine del protendersi di un uomo verso quella “Verità, equilibrio disatteso tra Natura e Giustizia”.
Francesco Adragna, nasce e cresce in Sicilia, nella Noto barocca “giardino di pietra” di Cesare Brandi. Percorrendo studi classici e scientifici sin da adolescente si predispone di spalle alle masse osservando la realtà da una prospettiva sempre inusuale e creativa.
Da sempre stregato d’arte si esprime attraverso la pittura, la fotografia, la scrittura e la poesia raggiungendo soprattutto con quest’ultima notevoli riconoscimenti; inserito in numerose antologie, più volte vincitore selezionato al “Premio Montano”, è recentemente inserito nell’“Enciclopedia di Poesia Contemporanea” della Fondazione Luzi e nell’antologia “Alda nel cuore” dell’Accademia dei Bronzi.
Oggi vive a Varese. Insegnante di Scienze Motorie si dedica a progetti interdisciplinari da proporre alle nuove generazioni.
Le ragioni della follia (2006), Sguardi diVersi (2009), Il vento e i fiori di campo (2014).