L’opera è un tentativo di cogliere il presente nel suo farsi emozione e di andare oltre, prendendo ciò che rimane, ovvero l’essenza dell’esperienza che supera l’istante. Le poesie partono dal percepire il presente, dall’esserci, e nel presente osservare stati d’animo, sensazioni, atmosfere. Nell’Hic et nunc vivono estate, inverno, autunno e primavera, metafore della vita che passa e scorre: tutto muta e tutto ricomincia… l’inverno si trasforma sempre in primavera in un ciclico alternarsi di luce e buio, vita e morte, attesa e ricordo, sia fuori che dentro di noi.