Il testo drammaturgico vuol raccontare, tramite ausilio di canti, ricordi e dialoghi, la vita e le opere di Saffo di Mitilene, celebre e misteriosa poetessa dell'isola di Lesbo, massima esponente delle strofe saffiche e di alcune terminologie, oggi di uso comune, come “saffismo”,“saffico”, “lesbismo”, “lesbica”.
In quest'opera troveremo la poetessa immersa nella sua memoria, di quel che è stata la sua vita sentimentale, dell'incerta figura del marito, dell'erotismo condiviso con Afrodite ed il tiaso, del rapporto amichevole con il poeta Alceo e, soprattutto, di un ultimo e fatale incontro con un personaggio che violerà il suo spazio e il suo tempo: il diavolo. Esso, omettendo inizialmente le sue intenzioni, avvicinerà la poetessa nei suoi ultimi e misteriosi attimi di vita, dando inizio a quel che probabilmente sarà la più grande battaglia introspettiva combattuta da Saffo.