E tu perché vai al bagno è una raccolta di poesie scritte nell’arco di tre anni.
Non vi è alcun filo conduttore o stile predominante, si tratta soltanto di sensazioni gettate sulla carta ad invecchiare. Ciò che le accomuna è la necessità che ho avvertito nel momento di scriverle, non vi è niente di artificioso o cerimoniale, non c’è nulla che sia nato dal gusto di scrivere poesie di comodo: si tratta di parole spurgate come si spurgano i bisogni del corpo, come il monossido sputato dalla marmitta. Per non scoppiare.
Queste poesie sono calcinacci di sogni e sensazioni, sono grida che nascono dalla necessità profonda di giustificare le debolezze, sono inni e invocazioni di amore e sesso, sono lineamenti di psicoanalisi, sono ricordi, sono parole rubate ai sogni, parole che raccontano cose mai successe e così meravigliose nella mia mente che non potevano non avere voce per essere raccontate.