Roberto Moschino - Spighe di Grano immagine di copertina

Roberto Moschino

Spighe di Grano

La poesia trova ispirazione spesso dal mondo dei simboli, racconti fantastici (non fantasiosi) immaginari che son il tessuto intimo della realtà, la veste di un mondo incomprensibile e colmo di suggestioni, dove ognuno si veste ciò che la sua intimità gli permette di vedere. Poesia come “Mito” dove tutto assume una verità sacralizzata, fuori dai canoni della convenzionalità, tocca il senso religioso delle cose, la contemplazione della natura, la suggestione di un mistero, il sentimento dell'inconscio nella solitudine del verso.
Le “Spighe di Grano” sono il paradigma della salvezza che trova le sue radici nel Mistero di Eleusi: “chicchi di grano” che nella mitologia greca era come un'ostia in un ostensorio contemplato in silenzio iniziatore ai misteri della vita, sentimento di armonia esistente tra la vita e la morte nel perenne rigenerarsi. Così in Eschilo: “la terra che da sola partorisce tutti gli esseri, li nutre e ne riceve poi nuovamente il germe fecondo; le spighe nel momento di maggiore pienezza inclineranno verso terra per riprendere a vivere, un dono degli dei legato al dono della vita”. Suggestioni simmetriche di messaggi che cercano il bandolo della matassa, ma poi si scompongono nella irrituale realtà.
Il tu metafisico che sconta ogni poesia è un rapporto fra eventi biografici e linea del destino che accomuna tutti nella fatalità del nostro andare. Non si promuove alcun significato, ma si apre verso l’indeterminato, immagini che si affollano e si combattono nella pangea dell’anima.


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Collana Gli Emersi - Poesia
pp.88 €12.00
ISBN 978-88-591-1783-4

 
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