In queste pagine è racchiusa la storia di una famiglia che si dipana nel corso di un secolo a partire dai primi anni del Novecento fino ad oggi. La voce narrante è quella di Antonella che annota su un diario da consegnare un giorno alla nipote Viola impressioni, ricordi, ubbie, tratteggiando così le tappe fondamentali della sua vita.
Dalle parole di Antonella prendono forma i vicoli delle strade dell'America degli emigranti, la calda panetteria dei nonni, la casa dell'infanzia, il volto smunto della madre e la misteriosa scomparsa della sorella, inghiottita nel nulla insieme al padre senza dare notizia di sé.
Ma soprattutto attraverso un file provvidenzialmente sopravvissuto agli anni, ritrovato per caso dalla protagonista, ci imbatteremo anche nella giovane figlia, e dalla sua viva voce conosceremo la storia di Paola, della sua cecità, delle sue precarie battaglie, delle sue molte sconfitte e dei suoi luminosi voli. Conosceremo Paola e la sua sfortunata vicenda ed Erica con il suo rancore.
In Se chiudi gli occhi l'autrice dipinge un vivido affresco di due generazioni a confronto, di indimenticabili figure di donna, tutte radicalmente diverse tra loro eppure tutte ugualmente avvinte le une alle altre così che i fili del destino dell'una muovano anche i fili del destino dell'altra.

Tina Mazzella nasce nell'isola di Ponza da cui ben presto si allontana, trasferendosi per motivi di studio e di lavoro prima a Bologna e poi a Brescia. Insegnante di lettere, è autrice di numerosi romanzi e saggi.