L'opera ambientata in un futuro quasi prossimo vive in pieno l'altalenanza tra l'elemento fantascientifico e quello reale. La fantascienza è l'utile strumento per l'analisi del reale dove l'umanità ha perso del tutto la connotazione dell'aggettivo umano in favore dell'utilitarismo spietato diventando un monolite egoista e asociale. Tra gli argomenti trattati: Un minuzioso esame del cervello umano. La messa a fuoco dell'embrione che non sempre è apprezzato nel suo giusto valore. Un'attenta analisi della condizione gay. Un'ampia panoramica del dualismo uomo-natura che nella loro interdipendenza avranno un fausto oppure infausto destino comune. Il tutto impregnato di una profonda ispirazione poetica.
Dorotea Matranga nasce ad Alcamo (TP) nel 1954. Nel 1960 si trasferisce a Palermo dove conduce studi di impronta scientifica e scopre nel contempo uno smisurato interesse per i classici italiani e latini. Dal 1994 vive a Bagheria (PA) dove la passione per la letteratura e il teatro la porta a frequentare numerosi scrittori della realtà bagherese da sempre crogiolo di personalità di grande pregio.