La poesia di Vincenzo La Bella si rivela una finestra aperta sulla sua esistenza, sulle sue emozioni e sensazioni, ma, soprattutto, sulla vita dell’uomo.
È una poesia che vibra di “anima”, di emozioni raffinate e squisite che il poeta – uomo vive, coglie, sperimenta nella sua quotidiana esistenza e che sa trasmettere con limpidezza di immagini e naturalezza di sentire.
La semplicità espressiva non sminuisce l’effetto poetico e la qualità dei suoi versi, ma risponde pienamente all’intenzionalità dell’autore di rendere accessibile a tutti il frutto del suo “experiri” esistenziale, da cui trae, in modo chiaro e netto, direi quasi assertivo per sé e per gli altri, un messaggio forte e certo: “Ardire la vita”, affrontarla e fronteggiarla “nel sole e nella tempesta” con tenacia e perseveranza, con dignità e sapienza.
E, soprattutto, con coerenza, per “rimanere in sintonia” verso quel “Sé” che ci appartiene, ci identifica e ci connota dal nascere al morire.
“voglio rimanere in sintonia
con la natura, me stesso
i miei cari, la mia fede in Dio”.
Vincenzo La Bella, nato a Soresina (CR) nel 1959, sposato con Cristina dal 1984 con tre figli: Gionata, Mattia e Giulia.
Residente in Germania, si è laureato presso il Politecnico di Milano in Ingegneria Elettronica e da sempre Manager di aziende multinazionali nel settore delle alte tecnologie di Diagnostica per Immagine.
Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “22 mesi di poesia… che sia quel che sia…” Aletti editore nel Luglio 2012 in uno stile semplice, ma nello stesso tempo accattivante e pieno di sensazioni.
Ha pubblicato nel 2011 il romanzo “Diciassette”, edizioni Seneca, un interessante ed avvincente thriller ambientato in Sicilia che racconta della scomparsa di un imprenditore vittima del sistema economico attuale.