L'impegno del protagonista in questo secondo lavoro si trasferisce dal piano politico a quello culturale, deluso com'è - il protagonista - dalla trascorsa esperienza di uomo di partito che non è riuscito a realizzare quel modello sociale che aveva in mente, nel quale avrebbero dovuto avere la giusta incidenza i grandi valori della vita. Ritroviamo tuttavia il sentimento dell'amicizia, la discrezione nei rapporti sociali, la difesa degli oppressi, l'amore per il figlio, e paesaggi incantati di notturni stellari, di rosseggiami aurore. E torna anche, con una certa frequenza, la figura del cane, stavolta randagio, che è un po' la metafora del senso di solitudine che pervade il mondo interiore di Marco.
Michele Falcone, attualmente in quiescenza, è stato docente di Italiano e latino nei licei statali dal 1968, anno della “contestazione studentesca”.
Ha costituito nel 1978 l'associazione culturale, che ancora oggi dirige, C.D.S. (Comitato Difesa Scuola), organizzando, a favore dei docenti e discenti delle scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Caserta, nel corso di ogni anno scolastico, incontri culturali con letterati e scienziati di fama nazionale ed internazionale.
Appassionato cultore della classicità latina e greca, ha pubblicato, negli anni addietro, un suo studio di paleografia, edito dalla casa editrice “Athena mediterranea” - Napoli, dal titolo “La Cattedra vescovile di Avellino (origini e vicende)”.
Ha partecipato a vari concorsi di narrativa, con le opere “I sentieri del risveglio”, “un anno, una vita”, attualmente sta portando a termine il romanzo “ore 10 lezione di latino”. Si è distinto anche in concorsi di poesia, ed ha conseguito un “diploma d'onore” consegnatogli dal rappresentante della emittente televisiva francese, in occasione della sua partecipazione alla terza edizione del “Premio internazionale di poesia - Giuseppe Marotta”, bandito dall' Araldo del Sud. Tre sue poesie sono state pubblicate anche su antologie scolastiche.