La presente raccolta di poesie, nasce da un’urgenza dell’anima…
Il timore di disperdere i frammenti della mia storia personale, nelle rapide burrascose del fiume della vita.
L’inafferrabilità del senso profondo delle cose, la fuggevolezza del tempo che scorre, fanno da sfondo malinconico ai miei componimenti. I quali si snodano nel tempo, a testimonianza dei diversi e pregnanti vissuti che li hanno ispirati e che ancora bruciano nei ricordi…
La nostalgia come “Frustrazione desiderio circolare di ripetizione” (KUNDERA), si incarna nell’allegoria di un paesaggio naturale caro al cuore: Il Golfo di Gaeta, a testimonianza che il bello inteso come armonia con la natura, è curativo per l’anima, pur nella vacuità della condizione umana ,limitata e limitante.
Una tavolozza di sentimenti e vibrazioni, colora i miei pensieri in rima, i quali spaziano tra le pieghe di emozioni contrastanti, luci ed ombre dell’umano sentire, nonché personalissimo atteggiamento di ogni anima illuminata dalla fede.
Tale dono ritrovato dopo anni di intima ricerca, si individua nel concetto di amore, per una donna ed ancor prima per la madre, in cui si celebra il mio inno alla vita come mistero e spiritualità.
Pasquale Di Vanna è nato a Formia il 15 maggio del 1960, risiede a Minturno.
Si diploma nel 1979 presso l’istituto Giovanni Caboto di Gaeta. Nel 1985 consegue il titolo di capitano di macchine presso la Capitaneria di Porto di Trieste. Dal 1979 al 1988 naviga, con le mansioni di ufficiale di macchine sulle navi della flotta Lauro di Napoli. È dirigente provinciale della UIL scuola di Latina. Da sempre sensibile alle problematiche giovanili e della terza età, È l’incontro con Don Francesco Leone, nel febbraio 2011, a concretizzare con il volontariato il sogno della sua vita, quello di aiutare gli altri, insieme alla conversione spirituale.
Sussurri dal golfo è la sua prima pubblicazione.