La poesia è «fare» della parola lo specchio dell’anima. Non è il semplice «raccontare» la storia del proprio vissuto. È il sentimento che si scioglie e rivela la vita, e l’uomo si scopre grandissimo nella sua miseria e votato all’infinito, mentre vive il provvisorio nel tempo finito. La poesia è «l’uomo». La sua parola scava nel mistero e la sua voce diventa profetica e salvifica per chi la fa e per chi, per avventura, la legge. La poesia è il tentativo di ritrovare il candore degli inizi e la bellezza dell’innocenza.
Stanislao Cuozzo è nato ad Acerno (Sa) nel 1945. Ha conseguito la Licenza in Teologia con equipollenza presso la Facoltà Teologica “S. Luigi” di Posillipo - Napoli. Si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Ha insegnato Materie Letterarie e Storia nelle Scuole Superiori di II grado. Vive a Battipaglia (Sa).