Lontano da quella solitudine dilatata che pochi sanno, che è stato deciso
di chiamare, come la gravitazione sta alla terra, stare insieme.
Impareremo ad essere stelle cadute di questo firmamento solo, che l’amore,
ci ha insegnato a non svelare, ma a viverlo felici, per la sua illusorietà.
Ad ascoltare una immagine breve, ogni parola sua alla rinfusa,
a leggerci con la stessa intensità,
quelle impressioni toccate l’indispensabile per la resa,
per l’amaro che ha velato di inconsueto.
Metastasi è il tormento di quelle macchie che hanno dipanato,
che al prezzo delle parole sofferte, sono state raccontate a me stesso.
Incisi scarni, brevi una sensazione, per convogliarvi i sentieri
di un amore grande, i miei raccordi della nostalgia