Emanuela Antonini nasce a Perugia nel 1957, dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza. Frequenta gli studi classici e successivamente consegue la laurea in Scienze Biologiche. Nel 1981 si traferisce a Fabriano, dove lavora e tuttora vive, insieme ai suoi figli, collabora e promuove iniziative artistico - culturali.
L’esordio letterario avviene nell’anno 2007 con la pubblicazione del romanzo Entropia d’amore (Edizioni Thyrus). Nel 2010 alcune sue poesie vengono incluse nell’antologia poetica Il rifugio dell’aria, Poeti nelle Marche (Edizioni Progetto Cultura), nonostante origini umbre. Nel 2012 esce il suo secondo libro, La vecchia ingannatrice (Neftasia editore), autobiografico, incentrato su una malattia alquanto invalidante: sclerosi multipla.
Sfumature agrodolci è una raccolta poetica, impreziosita dall’inserimento di espressioni grafiche, eseguite dall’esperta mano di due artisti fabrianesi. Un perfetto connubio artistico tra pittura e poesia.
L’opera completa è suddivisa in tre parti (la prima riunisce testi giovanili del 1972-1978), racchiude quaranta liriche, nate da semi di vita vissuta e sbocciate sul prato dell’anima per dar voce ai sentimenti. Alcune vincitrici di premi letterari sia nazionali che internazionali.
I veri protagonisti dell’antologia non sono tanto le parole quanto i sentimenti: amore, passione, gioia, meraviglia, speranza si mescolano a fragilità, delusione, sensazione di smarrimento e di abbandono, rabbia e dolore. Sentimenti che ci accompagnano per tutta la vita e ci richiamano a momenti particolari della nostra esistenza, siano essi agri o dolci nell’ampia gamma delle sfumature.
Nella lettura dei componimenti in versi non esiste un filo preciso da seguire al contrario di un romanzo che presenta un inizio e una fine, la poesia non ama schematismi e non vuole confini, è libera, aperta e viva, per questo ogni volta ci stupisce, ci commuove e ci emoziona.