La raccolta di poesie proposte in Giochi dell’anima vuole essere la sintesi di un percorso nella ricerca interiore e nella possibilità di evoluzione con la meditazione. I giochi della vita come possibilità di scoprire cose nuove, di recepire i messaggi che gli stessi ‘‘giochi’’ ci rivelano. Il sentiero del viaggio interiore può essere la via dell’evoluzione e della propensione ai mondi astrali superiori raggiungibili con la metafisica, con l’arte, con la religione. Durante questo percorso l’essenza umana non abita in un solo luogo, può volare in alto e aprire le porte della felicità attraverso un’interpretazione degli eventi che vada oltre gli aspetti contingenti. Volevo intitolare la raccolta di poesie I luoghi dell’anima poi ho pensato alla capacità di rappresentazione della metafora del gioco, alla possibilità di considerare ogni evenienza un gioco, una circostanza, così da concepire i risultati che si ottengono, siano essi successi o fallimenti, come aspetti speculari e non fondamentali, elementi di un dinamismo che muove l’aspirazione a qualcosa di davvero essenziale. In questa prospettiva le sconfitte diventano occasioni di crescita, i fallimenti circostanze per apprendere, le vittorie momenti evolutivi che invitano ad ulteriori riflessioni. Niente ci appartiene davvero se non ciò che nei giochi riusciamo a capire ed acquisire. Meditando sugli eventi anche negativi, si scoprono sempre nuove possibilità, nuove speranze, nuove progettualità. L’obiettivo irrinunciabile è lo sviluppo dell’essenza profonda di sé nella consapevolezza che durante il percorso si accendono scintille di creatività, che dalle difficoltà nascono prospettive di evoluzione. Il traguardo è raggiungere ed abitare il luogo della pace, in quel luogo puoi portare solo ciò che sei, ciò che hai appreso, ciò che hai conosciuto, ciò che hai amato.