Sergio Zanghi, palermitano d’origine e cremonese d’adozione, ha frequentato la scuola elementare e la prima media a Palermo e poi, per un susseguirsi di eventi tra cui il trasferimento del papà Paolo, funzionario civile dell’Amministrazione Finanziaria, ha completato gli studi di licenza media e maturità scientifica a Cremona e ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a Parma. Per una sorta di tradizione familiare, ha svolto la professione di funzionario finanziario; dapprima responsabile del Contenzioso Tributario presso l’Ufficio Registro, e poi funzionario dell'Area Legale nell'attuale Agenzia delle Entrate, sino al pensionamento avvenuto nel Luglio del 2011. Già da giovanissimo, si è dedicato alla scrittura di versi, per «cercare il silenzio ed abbandonarmi ai pensieri».
Sposato con la cremonese Bruna e divenuto papà di Davide e Miriam, attualmente continua a coltivare la passione per la poesia.
Da qui, questi suoi “scritti”, di cui afferma: «Più che poesie, preferisco definirle meditazioni. Meditazioni su di me, sul mio stare al mondo, e su tutto ciò che ne ha fatto e ne fa da sfondo. E questa piccola opera ne è il prodotto».