Era d’ottobre, nel ‘47, a Montenero
alta sopra Livorno, di fronte al mare bello.
Profumava l’aria di salmastro,
volavano le foglie nel libeccio.
Faticosa, non poco, fu la nascita.
Venne in aiuto con grosse pinze un medico amoroso
e dell’evento ancora porto il segno.
Poi la Vita, tutti ben lo sappiamo, è danza
quando un po’ lenta, quasi ferma, e quando vorticosa,
è un canto magnifico, superbo,
è luci ed ombre e tanti bei colori,
e di parole un prato immenso,
una foresta bella da ascoltare...
Compagna amica in questo mio viaggio
l’arte, la forma, il segno, l’equilibrio.
E dell’insegnamento l’appassionante avventura:
affascinante avvicinare la giovinezza alla bellezza.
Fino all’estate del 2006 quando, davanti al mare corso,
la strada mai percorsa s’aprì improvvisa.
Non più colori e forme, ma parole
per raccontare in altro modo
quello che avevo dentro
quel che da sempre mi possiede.
«Come rivoli d’acqua pura che danno vita ad un fiume carsico, queste poesie scavano nell’anima e poi riaffiorano in superficie facendoci entrare in contatto con la realtà interiore del poeta…»
Gianluca Ciuffardi