Sospensione fra l’essere e l’esserci, tra ignote essenze e intimo vissuto, tra l’affermazione di sé e protesta, anche quando si è imbavagliati da sé stessi o da altro.
Il tempo e lo spazio, al di là di ogni giustificato ragionamento, si trasformano da mondi possibili in mondi che appaiono remoti, quasi impossibili, ma proprio per questo ricercati, fino ad arrivare alle più alte dimensioni dello spirito, come, appunto, l’infinito e l’eternità che insieme allo spazio si fondono: “In questo fluire perenne che trasforma, altera… il pensiero si perde. E io credo”. La Fede consolatrice attenua, anche se forse non spegne del tutto, ogni tensione in una commovente “Litania di un credo”.
Maria Paola Loi è nata a Domusnovas, nel Sulcis Iglesiente. Vive a Cagliari dove ha potuto assaporare la vivacità della città e la fortuna di aver incontrato splendidi amici senza mai dimenticare quelli della sua infanzia.
Pedagogista clinico, insegna Materie letterarie. Ha al suo attivo due pubblicazioni di natura specialistica e tre pubblicazioni in antologie di Autori Vari con la Aletti Editore.
Il tempo dei tempi è la sua prima raccolta poetica.