Esterina De Rosa è nata a Teano (Ce) ed è docente di scuola primaria. Nel 2005 ha già pubblicato Che strano! Mi piace la grammatica, un libro di grammatica italiana in versi.
La sua seconda opera, Una lettera al mese può far bello ogni paese, è costituita da una serie di lettere i cui destinatari sono alquanto strani (il naso, il termosifone, la Barbie); essi servono da spunto per affrontare temi molto forti e di grande impatto sociale come la scarsa comunicazione tra persone, l’eccessivo potere mediatico che modula le nostre esistenze, le sovvertite priorità della vita che stanno portando all’appiattimento dei valori fondamentali.
Queste lettere, scosse da parole pronunciate e carezzate da pensieri sussurrati, celano un po’ d’amaro e un po’ d’amabile, un po’ di ilare, un po’ di attesa, un po’ di sogno, un po’ di acre, un po’ di speranza e il miraggio di un futuro cosparso di polvere d’oro del passato.