Una poetica carica di rabbia e diretta verso il meccanismo inceppato del sistema, dove le scorie di gioventù dell’autore riescono a filtrare, e immortalano un punto di vista con poche speranze, dove la coerenza nelle proprie passioni, la poesia e la fantasia son le uniche resistenze positive ad un sistema marcio.
Emanuele Cagni osa al suo esordio letterario, dirompendo sulla scena con un pretenzioso fine: dare delle risposte al lettore, e cercare un nuovo stile poetico. Il suo stile è sperimentale, mentre il contenuto è la priorità.
Trentadue schizzi di vita da leggere d’un fiato, e da rileggere più volte per carpire i segreti in essi celati.