L'opera "Addio Amore" scaturisce da un attenta ricerca da parte dell'autore che, nella presente silloge, ha avuto l'onore, per alcune liriche, di essere supervisionato dal Maestro Giuseppe Aletti, in un miglioramento del suo stile e un'attenta analisi della realtà, dei suoi sentimenti e perfino della politica di oggi. Pagaria mette insieme, in maniera ordinata, collegate da un filo metaforico di sentimento, alcune sue liriche, composte occasionalmente, spesso alla sera mentre si ritrovava da solo in locali della sua Enna, a sorseggiare un bicchiere di vino. "Saranno stati i fumi dell'alcool - dichiara Mario Antonio Filippo Pio Pagaria - a far uscire questo lavoro, cui faranno seguito degli altri". L'autore soffre tremendamente e lo dimostra in queste liriche dove emerge la difficoltà di immedesimarsi nel suo ambiente, pur empatizzando con esso, e la sofferenza della constatazione di non poter far nulla per migliorare la decadenza della sua città.
Mario Antonio Filippo Pio Pagaria è nato a Catania nel 1965 ma vive a Enna. È laureato in Sociologia ed è giornalista pubblicista, iscritto all' Albo dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia; collabora con il giornale online "Dedalomutimedia" e con altre testate provinciali e regionali. Svolge anche la professione di operatore socio-sanitario. Essendo un forte oppositore alla mentalità e all'azione di "Cosa nostra", negli anni 2003/2004, da corrispondente di Enna di un noto quotidiano siciliano e anche di un quotidiano cattolico, ha scritto articoli sull'ingerenza della mafia negli appalti pubblici, della sua contiguità con una certa politica e sulla turbativa d'asta. Per questo motivo ha dovuto pagare un duro prezzo ed è stato marginalizzato nella città in cui vive. Scrive sin da piccolo e le sue liriche vertono su tematiche sociali, religiose e sentimentali. Ha avuto molti riconoscimenti e premi in seno a svariate manifestazioni nazionali; sta scrivendo un romanzo autobiografico sulla situazione sociopolitica della sua terra, nonché sulla sua avversione al fenomeno mafioso inteso in tutte le sue estrinsecazioni, psicologiche, sociologiche e giudiziarie. Lavora a molti racconti brevi, alcuni dei quali sono stati premiati ed è molto schietto nello scrivere, non tralasciando, spesso di utilizzare un lessico molto "forte". È stato pubblicato con l'Antologia "Dalle tenebre alla luce" di Aletti editore e, sempre dal medesimo editore, con la Raccolta "Brunale". È stato inoltre pubblicato in numerose Antologie di Premi Letterari.